mercoledì 17 settembre 2008

Denebola la testa del leone.







Denebola (β Leo / β Leonis / Beta Leonis) è la seconda stella più luminosa della costellazione del Leone. Il suo nome deriva dall'arabo ذنب الاسد (Deneb Alased, pron. IPA /ðanab al-asa/) "la coda del Leone", in quanto per la sua posizione nella costellazione rappresenta la coda del Leone (il nome di Deneb nella costellazione del Cigno ha un'origine simile).
Denebola è una stella di classe spettrale A3-V, con una temperatura superficiale di cira 8500 K, situata a circa 36 anni luce di distanza da terra. Possiede più del doppio della massa del Sole, è una volta e mezza il suo diametro ed ha una luminosità circa 12 volte superiore a quella solare. La sua magnitudine apparente è di 2,14. Denebola è una stella variabile Delta Scuti, il che significa che la sua luminosità varia molto lievemente nel corso di un paio d'ore.
Denebola mostra un forte eccesso di radiazione nella lunghezza d'onda degli infrarossi, il che stà a significare che in orbita attorno alla stella potrebbe trovarsi un disco di polveri a bassa temperatura. Come si ritiene che anche il nostro Sistema Solare abbia avuto origine da un simile disco, così Denebola e stelle simili, come Vega e Beta Pictoris, potrebbero essere candidate ad ospitare dei pianeti extrasolari. La polvere che circonda Denebola ha una temperatura di circa 120 K. Sono stati fatti in seguito dei tentativi di visualizzare il disco circumstellare, ma senza successo; da ciò è chiaro che il disco è molto più piccolo di quello che circonda, ad esempio, Beta Pictoris, molto spesso rappresentato.
Recenti studi in ambito cinematico hanno rivelato che Denebola fa parte di un'associazione stellare chiamata superammasso IC 2391. Tutte le stelle che fanno parte di questo raggruppamento presentano un moto simile, anche se non sono legate da vincoli gravitazionali. Si ipotizza dunque che tali stelle siano nate nello stesso luogo e che inizialmente formassero un ammasso aperto; altre stelle di questo ammasso sono Alpha Pictoris, Beta Canis Minoris e gli altri membri dell'ammasso aperto IC 2391. Sono stati identificati in tutto più di 60 probabili membri.

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