sabato 13 settembre 2008

Acrux, a SUD della croce del sud







Acrux (nota anche con la denominazione di Bayer α Crucis) è la seconda stella più luminosa della costellazione della Croce del Sud (la prima, se si considera la somma delle magnitudini delle due componenti), nonché la ventitreesima stella più luminosa del cielo (addirittura la tredicesima, integrando le magnitudini). La sua magnitudine integrata apparente è 0.77, il che la colloca come luminosità esattamente al livello di Altair, nella costellazione dell'Aquila. Dista dal Sistema solare 320 anni luce.
Acrux appare ad occhio nudo come una brillante stella azzurra, sulla chiara scia della Via Lattea australe; può essere osservata solo da osservatori che si trovano a sud del 27° parallelo nord, dunque a partire dalle regioni tropicali boreali. Si tratta infatti della stella di prima grandezza più meridionale del cielo, e già diventa circumpolare appena usciti dal Tropico del Capricorno, andando in direzione sud.A causa della precessione degli equinozi, 2500 anni fa la stella era perfettamente visibile da quasi tutto il Mediterraneo, cosicché popoli come Greci e Romani la potevano osservare discretamente bene, anche se bassa sull'orizzonte meridionale; la stella costituiva parte delle zampe posteriori del Centauro, come del resto l'intera costellazione della Croce del Sud, che allora non veniva considerata tale.
Acrux è una stella tripla; due delle sue componenti sono distinguibili visivamente con un telescopio amatoriale, e sono α1 e α2. Queste due stelle, che hanno magnitudine apparente 1,40 e 2,09, sono entrambe di classe spettrale B, dunque si tratta di stelle cosiddette giganti azzurre, la cui temperatura superficiale è stimata sui 28.000 K per la primaria e 26.000 K per la secondaria. La loro rispettiva luminosità è 25.000/16.000 volte più elevata di quella del Sole. Il loro periodo orbitale potrebbe essere di circa 1500 anni, ed è talmente lungo che il movimento delle due stelle è appena percettibile.
La α1 è inoltre una binaria spettroscopica, le cui componenti sono di 14 e 10 volte la massa del Sole, e orbitano in un periodo di appena 76 giorni, con una separazione di appena 1 UA. La grande massa e luminosità delle due componenti α1 e α2 fanno sì che in futuro esploderanno come supernovae, mentre la componente secondaria di α1 avrebbe una massa troppo piccola, e potrebbe sopravvivere e diventare in seguito una nana bianca.
Un'altra compagna subgigante di classe B dista 90 secondi d'arco dal sistema e condivide con Acrux il moto attraverso lo spazio, suggerendo che può essere legata gravitazionalmente a quest'ultima. Tuttavia, se è vero, è sotto-luminosa per la sua classe. Probabilmente è solo una doppia ottica, forse a centinaia di anni luce da Acrux.

2 commenti:

Massimiliano Biagetti ( aka Massy Biagio ) ha detto...

TI HO MESSO QUI INSIEME AGLI ALTRI MIEI AMICI: http://archeoastronomia.blogspot.com/2007/06/archeoastronomia-come-una-credenza.html . E' molto strano che questo tuo bel blog non abbia un punteggio 'page rank ' di Google. E' aperto da troppo tempo per essere 0 come risulta, evidentemente ha tralasciato qualcosa, i tuoi articoli li posti nei Social Bookmarks italiani? Io credo di no... Tipo Ok Notizie oppure tipo Diggita.it ( che è il migliore? )

TheGenius ha detto...

Ciao, ok allora x lo scambio link è tutto completato.
neanche io so perchè google non mi dia un punteggio, non ne ho la più pallida idea!